In che modo i brand possono sfruttare il marketing emotivo per comunicare in modo efficace ai consumatori?
Quando i brand comunicano con i consumatori instaurano una relazione. Per fare in modo che questa relazione sia solida nel tempo, il brand deve decidere in modo strategico quale tipo di comunicazione adottare.
Nell’ambito delle strategie di comunicazione si parla spesso di marketing emotivo. Ovvero, quella strategia di marketing che, facendo leva sulle emozioni, ha l’obiettivo di influenzare i comportamenti dei consumatori.
Ma, quando si parla di comunicazione emotiva bisogna considerare due prospettive:
- da un lato, le azioni di marketing emotivo condizionano non solo i nostri comportamenti, ma anche il nostro stato emotivo
- dall’altro lato invece, la comunicazione emotiva viene a sua volta influenzata e non può non tenere conto del contesto in cui ci si trova.
Fatta questa premessa, in che modo i brand possono sfruttare questi meccanismi nel rivolgersi al proprio pubblico?
E, nello specifico, com’è cambiato lo stato emotivo dei consumatori in seguito alla pandemia Covid-19?
Come stanno i consumatori dopo la pandemia?
Con la pandemia Covid-19 tutto il mondo sta affrontando cambiamenti importanti. Cambiamenti che hanno un impatto sui nostri comportamenti e sulle nostre emozioni.
In particolare, la prima metà del 2020 ha generato in molte persone sentimenti di isolamento, sfiducia e vulnerabilità.
In seguito, guardare le attività riaprire a singhiozzo ha riacceso l’energia dei consumatori per poi scendere a un minimo record a fine settembre 2020.
Negli ultimi mesi invece, con l’avvio della campagna vaccinale e la riduzione delle restrizioni, le persone stanno tornando lentamente alle “normali” attività quotidiane.
Dalla fine dell’isolamento più stringente, i consumatori hanno ricominciato a vedere amici e familiari, frequentare gli ambienti di lavoro e i negozi fisici.
Si sono riaperte nuove occasioni di socialità e di consumo, che erano state messe in pausa a lungo.
Inoltre, in seguito alla pandemia, molte persone hanno sviluppano un senso più forte di appartenenza alla comunità e una maggiore consapevolezza del proprio ruolo all’interno della società.
Ed è proprio questo senso di comunità che sembra essere correlato all’oscillazione dei livelli di energia nei consumatori.
Per di più, i consumatori dopo la pandemia sono:
- più disposti a fidarsi di leader e organizzazioni che li circondano
- ansiosi e ottimisti riguardo alle novità, alla possibilità di apprendere qualcosa di nuovo e divertirsi
- più fiduciosi nelle loro capacità di superare gli ostacoli e cercare nuovi strumenti e risorse per recuperare il controllo.
Il marketing emotivo nella relazione tra brand e consumatori
Come abbiamo visto, in questo periodo, i consumatori sono aperti verso nuovi marchi, prodotti ed esperienze. Hanno bisogno di rafforzare i loro legami comunitari e più che mai necessitano di certezze e stabilità.
Di conseguenza, come possono muoversi i brand nei confronti dei consumatori e delle loro esigenze?
Prima di tutto, è essenziale che i brand adattino il proprio tono comunicativo allo stato emotivo dei consumatori.
Facendo questo dimostreranno di essere attenti, vicini, comprensivi e accoglienti.
Devono poi cercare di essere il connettore che unisce i consumatori e promettere relazioni sicure e protette.
Sono questi quindi i brand che, soprattutto in questo periodo, faranno la differenza! Quelli in grado di relazionarsi con i consumatori in modo emotivo, intelligente ed empatico.
E sono sempre questi i brand che giocheranno un ruolo importante nel benessere quotidiano delle persone.
Conclusioni
In generale, la comunicazione quando è strategica ed efficace fa davvero la differenza!
Soprattutto in questo momento storico poi, i consumatori hanno bisogno di sentire una connessione emotiva con i brand.
E a loro volta i brand devono far sentire alle persone la loro vicinanza attraverso una comunicazione empatica.