I social network mirano a rendere la nostra esperienza più duratura e coinvolgente possibile. Per fare in modo che ciò accada sfruttano potenti algoritmi che selezionano i contenuti da presentarci ogni volta che entriamo nel nostro account.
I social media fanno ormai parte integrante della vita quotidiana di miliardi di persone.
Nel 2020 Facebook era il terzo sito web più visualizzato al mondo, dopo Google e YouTube.
A causa dei milioni di utenti presenti su queste piattaforme è stato necessario creare un algoritmo, cioè un modo automatizzato di classificare i risultati di ricerca e gli annunci pubblicitari.
⚙️ Come funzionano gli algoritmi nei social network?
Ad ogni social media interessa che l’utente si senta a suo agio nella piattaforma e perché ciò avvenga filtrano le informazioni. Per l’utente che accede ai social questo filtraggio serve a gestire le centinaia di post dei suoi contatti.
Questa logica degli algoritmi però pone un problema: finiamo per interagire sempre e solo con le stesse pagine e persone.
Il rischio è di costruire degli ambienti social formati da persone con pensieri e idee comuni che si rafforzano sempre più: è il fenomeno delle “echo chamber”.
Ogni utente visualizza risultati diversi dell’algoritmo in base a:
- chi segue sui social media
- la quantità di coinvolgimento su un contenuto
- la tendenza a interagire con il contenuto di quegli utenti (con mi piace, commenti, condivisioni, salvataggi).
Tipi di algoritmi dei social media
Vediamo come lavorano gli algoritmi nei 3 principali social network.
➡️ L’algoritmo che organizza la home di Facebook:
- monitora il comportamento dei suoi iscritti
- raccoglie informazioni
- mostra le notizie più interessanti per ognuno.
Altra caratteristica dell’algoritmo di Facebook è dare più risalto alle persone e non alle aziende. I brand presenti sulla piattaforma sono “costretti” a investire in inserzioni pubblicitarie per ottenere una maggior visibilità presso un pubblico più ampio. Per capire come fare campagne di sponsorizzazione più performanti date un occhio a questo articolo qui.
➡️ L’algoritmo di Instagram invece si basa sull’incoraggiare commenti, condivisioni, mi piace e ulteriori post. Si concentra su:
- pertinenza
- connessione
- impegno
- popolarità dei contenuti.
➡️ L’algoritmo di LinkedIn mostra tutti quei post che possono interessare ad un utente, tenendo conto:
- della cronologia dei contenuti postati
- della forza delle connessioni tra l’utente e i componenti della sua rete professionale.
❌ La rimozione dei mi piace di Instagram e Facebook
Tra gli aggiornamenti più rilevanti degli algoritmi negli ultimi due anni, c’è stata la rimozione dei like, che ne ha ridotto la rilevanza.
Un like è la forma di coinvolgimento più bassa e non si traduce in automatico in quel pubblico che acquista il tuo prodotto o visita il tuo sito web.
Diversi studi sugli effetti psicologici negativi del Like sui social media hanno scoperto che esso si collegava a una minore autostima e una maggiore solitudine.
Oltre a ridurre gli effetti psicologici negativi, la rimozione dei Mi piace offre alcuni vantaggi alle società di social media:
- danneggia l’industria dei “Mi piace falsi”, dove le aziende possono acquistare più Mi piace o follower per i loro social media
- incoraggia le aziende a iniziare a pagare per più media a pagamento, come gli annunci di Facebook o Instagram.
✅ Approfitta degli algoritmi dei social media
Ricorda: gli algoritmi possono aiutare, non ostacolare. Creano una mappa per il successo, che se impari a leggerla ti aiuterà a superare i competitor e salire in cima.
Sia che tu stia utilizzando i social media per le tue esigenze di marketing o che tu lo faccia per un cliente, queste piattaforme rappresentano un grande vantaggio per il traffico e il ROI (Return On Investment). I social media hanno la capacità di produrre entrate maggiori con un’uscita minima.
Conclusioni
In generale, gli algoritmi di tutti i social network stanno evolvendo verso la pertinenza dei contenuti dell’utente.
Oggi gli algoritmi dei social regolano il nostro modo di vedere il mondo: decidono quali post mostrare e a quali persone, decretando così il successo o l’insuccesso di una strategia di marketing.