Marketing etico per il tuo brand: cosa fare e cosa evitare

Lo leggi in 2 minuti
Indice

Avere un approccio etico al marketing alla lunga conviene. Infatti, sono in aumento i consumatori che si considerano maggiormente attratti da brand autentici e che sanno prendere posizioni su questioni sociali.

 

Con Marketing etico facciamo riferimento alla capacità di un’azienda di creare un’immagine proiettata nel contesto del consumatore e che promuove la trasparenza dei suoi intenti e delle sue attività.

Secondo il Manifesto del Marketing Etico, scritto da Emmanuele Macaluso, esistono delle buone pratiche che l’azienda può utilizzare per risultare più etica agli occhi dei suoi consumatori.

Di seguito quelle che secondo noi sono le azioni da fare e evitare per implementare il marketing etico. 

✅ Azioni da fare

◻️ Trovare qualcuno che si occupi dell’etica del tuo brand

Indipendentemente dal settore in cui l’azienda opera, l’etica deve mantenere un ruolo centrale.

Poiché la tendenza è quella di non ritenere questo aspetto fondamentale, ci si dimentica di creare delle figure o assegnare delle attività che ruotino attorno alla comunicazione etica del brand.

Avere una figura trasversale che si occupi di aspetti come la sostenibilità o l’inclusività del tuo brand farà sì che tutte le attività vengano comunicate internamente ed esternamente con coerenza e senza controversie.

◻️ Ammettere gli errori

Ammettere di aver commesso un errore, che sia questo di valutazione o di comunicazione, sarà apprezzato.

Approcciarsi con sincerità e trasparenza alla lunga può risultare vincente.

Anche se è infatti possibile che in prima battuta i consumatori non accolgano bene l’errore, spesso nel tempo sapranno apprezzare l’onestà di averlo ammesso.

Un po’ come accade ai rapporti tra le persone. Il riconoscimento di uno sbaglio è il primo passo per generare una riparazione a seguito di una rottura.

Così come la fiducia caratterizza i rapporti di valore tra le persone, questo vale anche per la relazione tra brand e cliente.

❌ Azioni da evitare

◻️ Approfittarsi della comunicazione etica

Esprimersi su questioni sociali farà apparire il brand interessato e impegnato su temi d’attualità e rilevanti anche per la vita dei consumatori.

Tuttavia, è importante selezionare bene gli argomenti su cui esprimersi. Un aspetto critico potrebbe riguardare le contraddizioni con la storia del marchio o con il suo asset valoriale.

Se dovesse accadere verrebbe notato quasi di certo, soprattutto dall’audience dei social network.

In poche parole, non approfittarsi di ogni notizia per prendere una posizione. Questo potrebbe risultare opportunista o peggio ancora incoerente con l’azienda.

◻️ Dimenticarsi di ascoltare

Per potenziare la crescita del brand, è vincente saper considerare tutte le differenze all’interno del target e al contempo accoglierne i tratti unici.

Infatti il valore dell’inclusività è una caratteristica efficace per una buona considerazione di un brand.

La fretta di comunicare un messaggio che giudichi spiritoso e divertente può farti dimenticare che chi lo deve apprezzare sono proprio i consumatori.

Quindi è importante riflettere bene se il target di riferimento potrà apprezzarlo o considerarlo inappropriato.

Conclusioni

Avere un approccio etico alla comunicazione e al marketing di un brand non è semplice.

Tutt’altro. È un percorso che si basa sul coraggio dell’azienda di esporsi, ma al contempo di saper trovare un equilibrio su come risultare trasparente ed etica.

Ricapitolando:

  1. Individuare qualcuno che si occupi dell’etica del brand
  2. Non approfittarsi della comunicazione etica
  3. Non dimenticarsi di ascoltare l’audience
  4. Ammettere i propri errori

Picture of Simona Toni
Simona Toni
Business Partner, Business Developer e Project Manager di Psicologi Digitali. Accolgo le richieste dei clienti e comprendo i loro bisogni di comunicazione nel digitale, trasformandoli in progetti di digital e social media marketing.
1

Condividi su

Parlaci del tuo progetto

Prendiamo un caffè virtuale insieme senza impegno