In Cosa Consiste l’Approccio Psicografico Usato dalla Cambridge Analytica?

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Facebook e Cambridge Analytica sono nell’occhio del ciclone per l’utilizzo improprio dei dati di milioni di utenti. La lettura psicologica di questi Big Data e la costruzione di modelli basati sugli interessi (e non solo) ha posto in primo piano la cosiddetta psicografia. Ma di cosa tratta questa materia?

Lo scandalo che ha coinvolto Facebook e la società Cambridge Analytica che lavora in ambito politico e commerciale, ha attirato l’attenzione sull’uso crescente dei modelli psicografici costruiti sulla base dell’analisi degli interessi, delle opinioni e delle preoccupazioni dell’individuo al fine di costruire un profilo di personalità.

Il caso è una dimostrazione del potenziale uso scorretto di dati psicometrici, da cui i ricercatori psicologi, che lavorano nel campo della modellizzazione computazionale, hanno messo in guardia.

La creazione di un profilo sulla base di dati psicografici viene spesso utilizzata nel marketing e nell’ advertising per creare cluster di persone in base ai loro atteggiamenti, alle loro preferenze e altri fattori psicologici.

Negli ultimi anni, gli psicologi hanno creato algoritmi in grado di costruire abbozzi di profili di personalità basati sull’attività dei social media.

Tuttavia, quanto accaduto con Cambridge Analytica, società britannica sostenuta da Stephen K. Bannon e Robert Mercer, ha rivelato il potenziale dell’utilizzo della tecnologia su base psicografica, al fine di indirizzare messaggi politici e influenzare il comportamento degli elettori.

Questo ha messo in luce i rischi per la privacy che le persone affrontano quando prendono parte a quei quiz online come “Scopri qual è il tuo animale guida!”, usando il login a Facebook per accedere a siti Web di terze parti (e consentendo così molto spesso l’accesso ai profili dei loro amici).

⛔ Cambridge Analytica utilizzava le informazioni sulla personalità dei soggetti, acquisite tramite i quiz online, per indirizzare i messaggi politici per la campagna presidenziale di Trump del 2016. ⛔

Figura centrale dello scandalo è lo psicologo dell’Università di Cambridge, Aleksandr Kogan, un collaboratore di Cambridge Analytica che, secondo quanto riferito, avrebbe detto a Facebook che avrebbe raccolto dati sulla personalità solo a scopo di ricerca. Kogan ha raccolto i dati da 270.000 utenti attraverso un’app collegata a Facebook per il test sulla propria personalità.

Stando a quanto riportato, l’app ha raccolto informazioni anche sugli amici di Facebook di quegli utenti, permettendo a Cambridge Analytica di costruire profili di personalità degli elettori di 30 milioni di utenti di Facebook.

Facebook e Twitter sono stati e sono un’ottima fonte di dati per la ricerca sociale e comportamentale negli ultimi anni. Tra gli esempi più citati c’è appunto uno studio del 2012 condotto dai ricercatori dell’University of Cambridge Psychometrics Center, che hanno creato un’app chiamata “MyPersonality” per creare profili di personalità.

🔴 Per fare il test creato dall’Università di Cambridge cliccate sul link 🔴

Magic Sauce (Test di Personalità basato sui Big Five).

I ricercatori psicologi Michal Kosinski e David Stillwell, insieme al tecnico Microsoft Thore Graepel, hanno dimostrato che potrebbero costruire un modello statistico che utilizza i “Mi piace” di Facebook di un individuo (che 58.000 volontari hanno fornito per lo studio) per determinare vari attributi personali, tra cui l’appartenenza etnica, l’orientamento sessuale e le opinioni politiche.

Brent Roberts, ricercatore che si occupa di personalità all’Università dell’Illinois, afferma che questo tipo di studi – il monitoraggio del comportamento attraverso i social media – può fornire risultati più affidabili dei metodi self-report.

🔻 Oggi la domanda più grande è se l’attività online delle persone possa essere utilizzata per influenzare i loro comportamenti e atteggiamenti. La risposta pare essere affermativa. 🔻

➡ La psicologa Sandra Matz, insieme a Kosinski, Stillwell e a Gideon Nave, ha utilizzato l’app “MyPersonality” per valutare misurare l’estroversione e l’apertura all’esperienza di milioni di utenti di Facebook.

depressione psicologi digitali

A seguito dell’analisi l’equipe ha pubblicato una serie di annunci targetizzati su diverse pagine Facebook. I risultati hanno mostrato che le persone avevano maggiori probabilità di effettuare un acquisto dopo aver visualizzato l’annuncio corrispondente alla loro personalità.

Queste scoperte rappresentano una forte ambivalenza. Da una parte individuare soggetti che mostrano segni precoci di depressione e proporre loro contenuti che offrono consulenza professionale potrebbe avere un impatto preventivo positivo sul benessere di membri vulnerabili.

D’altra parte, queste conoscenze potrebbero essere utilizzate per sfruttare le debolezze di una persona. Ad esempio, la pubblicità di casinò online potrebbe essere proposta a persone che hanno tratti psicologici associati al gioco d’azzardo patologico.

‼ La questione della sicurezza online e della privacy è un tema molto discusso, soprattutto in ambito digital. È importante che le persone imparino a navigare nel mondo digitale, prestando attenzione ai propri dati e alla propria educazione.

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Cassandra Mirizzi
Business Partner, Account Manager e Project Manager di Psicologi Digitali. Curo le relazioni con i clienti e gestisco i progetti di comunicazione digitale, costruendo un ponte tra le esigenze di chi si affida a noi e quelle del team operativo.
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