Perchè durante le feste abbiamo più voglia di comprare? Anche questa volta, alla base delle tecniche di marketing utilizzate per promuovere lo shopping natalizio, troviamo la psicologia!
Durante le festività l’obiettivo delle aziende è quello di invogliare le persone ad acquistare di più.
E gli esperti di marketing sanno bene che per farci acquistare in modo impulsivo e spensierato è necessario attingere da alcune teorie psicologiche.
In questo modo, le strutture cognitive complesse e le norme sociali andranno in secondo piano, spingendoci a comprare senza pensarci troppo su.
La psicologia ci aiuta a spiegare alcuni effetti che i marketer utilizzano per colpirci proprio nei nostri punti deboli.
Vediamo quali sono, come riconoscerli e soprattutto come riuscire a resistere alla frenesia dello shopping natalizio!
1️⃣ Effetto Scarsità
Il modo migliore per amare qualcosa o qualcuno è pensare al fatto che si potrebbe perderlo
Gilbert K. Chesterton
L’effetto scarsità è uno dei principi della persuasione di cui parla Robert Cialdini all’interno del suo libro “Le armi della persuasione”.
Come suggerisce Cialdini, quando la nostra mente percepisce un oggetto come poco disponibile, tende a dargli più importanza e a desiderarlo di più.
Le festività natalizie sono un periodo particolarmente frenetico e la maggior parte delle persone si ritrova a dover comprare tutti i regali all’ultimo.
La sensazione di fretta influenza la nostra capacità decisionale e ci porta a cedere più facilmente alla tentazione dell’acquisto.
Per questo motivo infatti, durante le feste, quasi tutti i brand propongono offerte limitate, sconti a tempo e pacchetti promozionali speciali.
Tutte queste strategie non fanno altro che invogliarci a comprare sempre di più e, a volte, anche a cedere a oggetti che nemmeno desideravamo.
Ma ricordiamo che il Natale non è l’unica occasione per fare regali ai propri cari, le offerte ci saranno ancora e gli stessi articoli saranno disponibili anche passate le feste.
2️⃣ Overload cognitivo
Durante il periodo natalizio le strade, i negozi, ma anche i siti web e i social network si riempiono di decorazioni. Per la maggior parte del tempo quindi veniamo circondati da stimoli che sovraccaricano il nostro sistema cognitivo.
Questo fenomeno prende il nome di overload cognitivo e influisce sulla nostra capacità attentiva.
Ovviamente le aziende lo sanno bene e riempiono i punti vendita di luci, musica e decorazioni per farci immergere nello spirito natalizio, ma anche per farci “pensare di meno”.
Così, già da inizio novembre veniamo bombardati da addobbi natalizi di ogni genere e quando arriva il momento di acquistare agiamo di impulso perchè la nostra mente non riesce a ragionare in modo sufficientemente lucido e razionale.
3️⃣ Il rito delle abitudini natalizie
Da sempre, riti e abitudini creano familiarità e contribuiscono a darci un forte senso di sicurezza e stabilità.
Il periodo natalizio è pieno di gesti, usanze e ritualità che ripetiamo anno dopo anno da quando siamo piccoli. Ci basti pensare al fatto che ogni anno a Natale trasmettono in tv “Mamma ho perso l’aereo” e “Una poltrona per due”.
Tutto ruota attorno a dei momenti speciali che condividiamo con la famiglia e gli amici, dal momento di addobbare l’albero, alla scelta del menù della Vigilia.
Negli anni le aziende hanno analizzato e studiato tutte le nostre abitudini di shopping natalizio. Hanno imparato a conoscerci, a capire di cosa abbiamo bisogno e di conseguenza a proporre prodotti e servizi ad hoc.
È così che scatta il “proprio quello che volevo!”, ecco che il regalo che desideravamo è disponibile in tutti i negozi, sponsorizzato online, pubblicizzato in radio e noi non possiamo fare a meno di comprarlo.
💪 Come resistere alla tentazione?
Da sempre fare shopping è considerato un momento di svago, a qualcuno piace di più, alcuno di meno, ma in generale è un’attività che ci fa stare bene.
Per questo motivo è importante che rimanga tale, anche nei periodi più frenetici come quelli delle festività.
Non deve diventare un momento stressante all’insegna del regalo all’ultimo minuto, ma nemmeno un tentativo estenuante di autocontrollo e privazione.
Sicuramente riconoscere i propri punti deboli quando si parla di acquisti e le leve psicologiche utilizzate dalle aziende può essere un buon punto di partenza per farci rallentare un po’.
Quando stiamo per comprare qualcosa fermiamoci a riflettere se ci piace davvero, se la utilizzeremo e se ne abbiamo davvero bisogno.
Ragionare un minuto di più ci permetterà di non esagerare negli acquisti compulsivi è, aspetto non secondario, di risparmiare un po’ di soldi!