L’elaborazione visiva nel social media marketing

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Per molti anni il sistema visivo è stato mappato e sono stati individuati due percorsi distinti ma interconnessi (Il Classic Duo) che si occupano dell’elaborazione delle informazioni: il circuito ventrale ed il circuito dorsale. Essi ci aiutano, rispettivamente, a determinare il “cosa” e il “dove e come” del nostro ambiente visivo.

Ma la situazione oggi sembra essersi ampliata!

Il terzo sistema dell’elaborazione visiva

​Le ultime ricerche hanno svelato una terza via visiva, indipendente dal Classic Duo, che si estende dalla corteccia visiva primaria (V1) e si proietta nei banchi posteriori del solco temporale superiore (STS) attraverso l’area selettiva del movimento V5/MT.

Di cosa si occupa?

La sua principale funzione è quella di decodificare le intenzioni e i movimenti delle persone.

Sembra essere, infatti, specializzata nell’interpretazione degli aspetti dinamici della percezione sociale

In questo contesto la percezione sociale è definita come “le prime fasi dell’analisi dei movimenti corporei reali o impliciti e dei relativi indizi che forniscono informazioni socialmente rilevanti”.

La terza via si occupa quindi del elaborazione di stimoli sociali come volti, gesti, emozioni, umore, espressioni, voce umana ed integrazione audio visiva del parlato. In altre parole, ci fornisce informazioni relative agli aspetti della comunicazione “non detti.

Ma non solo!

La giunzione temporo-parietale (TPJ), un’area cerebrale adiacente situata posteriormente e superiormente al solco temporale superiore (STS), risponde ai compiti di teoria della mente, nei quali i partecipanti devono interpretare le azioni dei personaggi in brevi racconti.

Ma quali sono le implicazioni nel Social media marketing?

Possibili applicazioni nel Social Media Marketing

Sfruttare il terzo sistema per un coinvolgimento maggiore

​​Prima fra tutte è la nuova consapevolezza del fatto che, quando vengono preparati nuovi contenuti (post, video, caroselli…), se si vuole creare un vero coinvolgimento e una forte fedeltà al brand, non bisogna solo catturare l’attenzione, ma anche parlare a questa porzione di cervello così finemente specializzata.

La presenza di questa terza via ci fornisce, pertanto, la prova tangibile e neurobiologica del perché tutto ciò che è in grado di risuonare con gli utenti è più efficace e, quindi, in grado di generare un impatto più profondo e di portata più ampia. 

Dunque, le strategie di marketing efficace dovrebbero dare priorità a contenuti che riflettono l’esperienza umana.

Applicazioni pratiche nelle campagne sui Social Media

In secondo luogo, acquista ulteriore concretezza l’importanza dell’uso di immagini e soprattutto di video nei quali le personas che vogliamo raggiungere possano riconoscersi nei nostri contenuti e nelle nostre proposte. 

Esse sono, infatti, estremamente efficaci non solo nel catturare l’attenzione del pubblico ma anche nello stimolare l’interazione sui social media

Sotto questa nuova luce gli influencer assumono un ruolo centrale: i loro contenuti spesso includono storie personali, idee, racconti, esperienze nonché gesti, voce, ed espressioni emotive che, una volta condivise, sono in grado di generare connessioni genuine con il pubblico.

Le persone sono più propense a fermarsi a guardare un video o a esplorare un’immagine rispetto a un semplice testo. Questo coinvolgimento aumentato può portare a una maggiore condivisione, commenti e interazioni complessive con i contenuti del brand.

Una nuova frontiera nelle analisi dei Social Media

Tramite la comprensione di come vengono elaborati i diversi tipi di stimoli sociali, i marketer possono trarre intuizioni più specifiche sul comportamento dei consumatori, aiutando a sviluppare strategie di marketing più mirate ed efficaci. Quindi, oltre alla creazione di contenuti, la scoperta di questo percorso offre opportunità entusiasmanti nelle analisi!

Pro tip: nei tuoi contenuti video modula il linguaggio del corpo per trasmettere il messaggio giusto!

È evidente come in questo contesto il linguaggio del corpo e le espressioni facciali ricoprano un ruolo centrale nell’efficienza nel creare coinvolgimento

Conoscere i meccanismi sottostanti la comunicazione non verbale (sistema paralinguistico, sistema cinesico, prossemica e comunicazione aptica) può aiutare non solo ad interpretare ciò che l’altro ci sta comunicando ma anche a creare una modo di esprimersi più coinvolgente ed efficace, in relazioni ai nostri scopi .

Conclusioni

Abbiamo visto come il terzo percorso dell’elaborazione visiva sia specializzato nella decodifica delle intenzioni e dei movimenti delle persone, cruciali per la percezione sociale e abbiamo parlato di come conoscerlo possa offrire al marketing l’opportunità di migliorare l’efficacia delle sue strategie sui social media.

A te vengono in mente altre idee su come conoscere il Terzo Sistema possa aiutare i brand a comunicarsi meglio nel mondo digitale?

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Immagine di Alessia Vittori
Alessia Vittori
Laureata in Psicologia Cognitiva Applicata presso Università degli Studi di Padova. Se non esiste si può ancora creare!
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